lunedì 26 settembre 2011

I Luoghi del Filo - Valtopina 2011 - Conclusione

Barbara Girardi, ( QUI) giovane artista del feltro, ha esposto i suoi lavori nella sala grande  della Canonica condividendola con me ed interpretando i merletti con il feltro.

E’ stata presentata al pubblico la mia idea, certamente non eccezionale ma forse curiosa, di usare dei motivi nati per il merletto, e che Barbara ha   espresso egregiamente nella lavorazione del feltro come si poteva vedere in due arazzi-tappeti. 
Ad esempio questo, con un decoro di una parte di un mio gioiello

 mentre a terra accanto all' abito dedicato al mare (I° foto), presentato a Peniche e del quale ho scritto precedentemente, si poteva vedere il tappeto realizzato in feltro e tela di cotone con lo stesso motivo del merletto dell’abito.
Tra leggeri abiti di feltro e chiffon, che presentavano la stessa linea definita dal merletto fiandra a tre paia,




Barbara ha esposto vezzose acconciature in feltro che hanno molto colpito il pubblico femminile.
Anch’io , pur non essendo feltraia,  mi sono divertita a realizzare a modo mio dei "feltri"  proponendo dei tessuti in chiffon di seta- feltro

 oppure  combinati con feltro e merletto; ho esposto cappelli con applicazioni in merletto,  borse,


una collana con enorme perla di feltro ricoperta ( QUI )con merletto a fuselli ed alcuni abiti: uno in taffetà con un merletto lavorato con strisce di tessuto soutache e con fili di feltro  fatti  mano


.Un abito in taffetà e chiffon di seta con  un merletto a fuselli lavorato con fili inusuali : cascame di cotone, bordura, filati per maglieria,  il tutto infeltrito con lana merino sullo chiffon.
 
Altre foto in Picasa   QUI

Una bella esperienza che è stata un vero divertimento!

domenica 25 settembre 2011

I Luoghi del Filo - Valtopina 2011 - II parte


Scriverò un pò più dettagliatamente su quanto si poteva vedere nelle sale della Canonica dove si svolgeva la mostra da me curata: “Il Merletto: Ricerca e sperimentazione”.
Con l’intento di proporre, anche quest’anno, un merletto a fuselli interessante, 
 ho voluto presentare, come ospite straniero Tibor Kovacs ed ho richiesto la collaborazione di Barbara Girardi per proporre il feltro - merletto.
Tibor, ( QUI) un’artista tessile ungherese, diplomato ed insegnante di arti tessili a Budapest, ha presentato merletti tradizionali del suo Paese ma lavorati con filati di vario tipo e con allegre inclusioni colorate o decori tipici dei paesi dell’Europa Orientale.



























Non sono mancati i suoi lavori di cesteria intrecciati con fibre naturali particolari, i suoi quadri moderni e particolari e le folkloristiche camicie maschili.




                                                                                                         continua....







 



giovedì 22 settembre 2011

I Luoghi del Filo- Valtopina 2011- I° parte




 La XIII Mostra del Ricamo e del Merletto comprendeva anche il percorso “I luoghi del filo”, un breve tragitto  tra gli alberi in un sentiero


attrezzato, oppure di soli 300 metri lungo la strada statale e che snodandosi  nel centro cittadino  collegava le sedi di altre tre mostre, a mio giudizio, interessanti anche se poco visitate: Il Museo del Ricamo e Del Tessile, il Centro Giovani e le sale della Canonica.



Nel Museo del Ricamo e del Tessile  la mostra -  “Filo disegno opposto”  dove è ancora possibile ammirare  le 57 borsette realizzate da artiste italiane e straniere e realizzate nelle varie tecniche e tipologie, sia una interessante collezione di borse d’epoca.



La Mostra rimarrà aperta fino all’8 dicembre. Le visite sono su richiesta e c’è la possibilità di acquistare il catalogo contattando la Scuola di Ricamo. ( qui )








(foto ingresso Museo -  Tre borse dedicate al 150 ° dell'Unità d'Italia )






Nel Centro Giovani   lo spazio dedicato al tessile con la mostra  - La tradizione del nuovo - curata  da Graziella Guidotti,  e dove erano esposte creazioni ricercate  realizzate dalle artiste tessili  Laura de Cesare e Nicoletta di Gaetano
    

                                                                                        Continua....

domenica 18 settembre 2011

Peniche - Dia da Rendilheira 2011 - conclusione


Nel punto vita ho applicato conchiglie, una stella marina appesa ad un filo di cristalli ed un merletto di Peniche, che in realtà era candido e perfetto ma che ho "rovinato"volutamente immaginandolo immerso nel mare
Così, intrecciando i vari fili, inserendo pietre dure e lavorando senza uno schema, pian piano ho completato anche il mare.


Un mare che s’infrange sulla sabbia e riporta le cose perdute: monete, gioielli...


che deposita a riva conchiglie, stelle marine e frammenti di legno.



Onde spumeggianti che rabbiosamente  restituiscono all'uomo ciò che egli, con la sua incuria,  ha gettato nell’immenso specchio di acqua: plastica indistruttibile …



Il defilè è stato interessante: hanno sfilato, nelle varie interpretazioni del mare,  modelli della scuola di merletto di Peniche (qui ),  l'abito indossato dalla presentatrice che mostrava un merletto  disegnato da Ida Guilherme ( qui )

 e  tanti altri abiti inviati dai vari partecipanti (Russia, Polonia, Spagna ....)  come si può vedere nell'album in Picasa (qui).

Il dilungarmi e dedicare tre post all’ evento  in questione può apparire logorroico, ma è una spiegazione rivolta a quanti mi  hanno scritto chiedendomi informazioni su come nasce un abito e un merletto a tema.

Concludo ricordando che ha sfilato  anche "Avant gard?"   un  abito con la relativa borsetta da polso che realizzai nel 2006 e già presentato a varie manifestazioni e defilè.

                                                                          VIDEO





giovedì 15 settembre 2011

Peniche - Dia da Rendilheira 2011 - II parte

Rientrai in Italia con l'idea precisa di dedicare un abito a quella città e a coloro che mi avevano così gentilmente ospitata   e che casualmente coincise con il tema del mare proposto dalla Scuola di Merletto di Peniche! Disegnato uno schizzo per l'abito, scelsi poi tessuti , cristalli di rocca, acquamarine, cristalli Swarovki ,  conchiglie  che mi arrivarono da Peniche e che mi avrebbero aiutato a "dipingere", a modo mio, quel mare.



Dal cartamodello  passai alla confezione


 
Scelsi tre colori di taffetà:.un color sabbia per una gonna (la terra )  e per l'abito un  verde cangiante blu ed uno più chiaro (mare).


Il movimento asimmetrico del tessuto - doppiato nelle due tonalità di verde - rappresenta un'onda che dal corpino ricade sul davanti e continua nel godet della gonna  fino al fianco sinistro.
Confezionato l'abito passai alla lavorazione del merletto cosa che mi divertì molto in quanto lo lavorai senza schema seguendo solo la traccia del bordo dell'abito.


                                                                                                          continua....

mercoledì 14 settembre 2011

Un anno!


E’ trascorso esattamente un anno dalla pubblicazione del  mio primo post. 

Proprio durante  il viaggio di ritorno dalla XII Mostra del Ricamo e del Tessuto, da Valtopina  a Trieste, decisi di creare un blog.

In molti, ormai, sanno che da alcuni anni collaboro con la Scuola di ricamo di Valtopina e, grazie alla stima che la responsabile Sig.ra Maria Mancini nutre per me, mi occupo esclusivamente dei rapporti con le merlettaie straniere proponendole al pubblico italiano nei consueti incontri annuali di settembre.  In queste occasioni ho anche la possibilità di esporre le mie creazioni.

Tutto è iniziato anni fa  ( qui ) nel Palazzetto dello Sport, nell'anno 2008  nelle sale del  Centro Giovani  (  qui ) posta nel cuore della cittadina proseguendo poi, negli anni successivi, nelle sale della Canonica (  qui ) e ( qui )   e   dove ho condiviso gli spazi con artisti tessili, ospiti provenienti da diversi stati europei.


In queste occasioni si ricevono molte soddisfazioni ma, a volte, può capitare di sentire anche qualche nota stonata, come è accaduto nella penultima edizione dell’evento.

Lo scorso anno ho invitato Bistra Pisanceva (Bulgaria) per il merletto ad ago (oia o bibila o Kene),   una tecnica conosciuta prevalentemente in Europa orientale e,  per il merletto a fuselli, Iva Proskova (Rep. Ceca) ( qui ).
qui  alcuni merletti di Iva , acconciatura Bissacco


Quasi a fine mostra, involontariamente ho assistito ad una contrattazione al ribasso da parte una signora che, pur  desiderosa di acquistare un merletto-fiore di Iva, riteneva il prezzo troppo alto.

L’insistenza della donna,  neanche fossimo in un souk, e peraltro su una cifra modesta, mi spinse ad intervenire facendo notare alla signora che stava esagerando e, che così facendo, stava mancando di    rispetto al lavoro e alla bravura della merlettaia.


                                                            Merletti Iva , collier Bissacco

Insomma, è finita che la signora ha avuto un piccolo sconto (dovuto soprattutto alla riservatezza della merlettaia)  e, immagino, sia andata via felice.

Io, invece, sono rimasta molto colpita, mi sono vergognata ed ho chiesto  scusa ad  Iva; ho visitato tantissime mostre all'estero ma  non ho mai assistito ad una scena simile.

So che il merletto è afflitto da sempre da problemi antichi: sfruttamento, sfacciate copiature ecc. ma  noi, in quel momento eravamo in una sala mostre e non in un mercatino di beneficenza, erano esposti merletti decorosi e alcuni capi unici... possibile che non lo comprendano? 

Possibile che, ancor oggi, c'è chi pretende di avere dei merletti a prezzi ridicoli? La dignità di chi ha lavorato onestamente tante ore, non esiste? Per questo motivo, a costo di apparire ripetitiva, non smetterò mai di sottolineare che un merletto NON DEVE essere svenduto.

Sarebbe meglio fare un lavoro più umile e di meno impegno, dove certamente si è più rispettati, che svendere un merletto eseguito con tante ore di lavoro!

Questa è la spiegazione del mio  primo post che, veramente, aveva incuriosito molti.  Per raccontare il mio sdegno mi affidai alla saggezza di Socrate certa che esprimesse meglio il mio pensiero: non dobbiamo dimenticare che un merletto è un capriccio, non serve per la sopravvivenza, ma pur inutile deve avere il suo giusto prezzo. Se non si ha la disponibilità economica per il superfluo è meglio rinunciarci. E’ indecoroso il solo pensare di sminuire il lavoro, l’attenzione e l’emozione impiegata dalla merlettaia per eseguire le sue opere.

Concludo a modo mio, con una breve frase che mi scrisse anni fa un'amica greca, Despyna Koutsika
 allora presidente delle merlettaie greche e che purtroppo ci ha lasciato precocemente: “Viva i merletti!”

Grazie a quanti hanno visitato il blog,  grazie a quanti mi hanno scritto...insomma grazie a tutti.

domenica 11 settembre 2011

Peniche - Dia da Rendilheira 2011 - I parte

 "Peniche tra mare e terra".
Di questo abito si è già parlato e visto  sia  nei blog ( qui ) che in Facebook  e Youtube.

Molti mi hanno scritto  chiedendomi il perchè creare un abito per una città, perciò racconterò  il significato e le motivazioni che mi hanno spinto a creare un abito  e dedicarlo a Peniche.qui
Proiettata sull'Oceano, costantemente battuta dal vento,  con un mare sempre spumeggiante e dai mille, intensi, colori, Peniche è, oggi,  il paradiso dei surfisti (qui)
Come conobbi Peniche?
Vi arrivai la prima volta  due anni invitata da  Concha Santana, un'amica merlettaia di Ourense (Spagna), che mi ospitò  nel suo stand  e partecipai  al defilè con due abiti ( qui )
La gentile disponibilità della Direttrice della Scuola merletti signora Cristina Santos, del Presidente della Camara signor Tò-Zé Correia, del vice Presidente signor Jorge Amador e di tutti gli altri collaboratori, mi hanno permesso non solo di avere la soddisfazione di rivedere o conoscere merlettaie di valore ma anche di conoscere la città.

Girando tra le stradine silenziose si può vedere del pesce steso ad asciugare al sole....


e si respira ancora una spiritualità qusi dimenticata...
Così è Peniche, terra di pescatori e surfisti dove l'impatto con il mare è improvviso,  la luce quasi acceccante, la sabbia quasi da deserto ...

Da queste sensazioni è nato il desiderio di esprimere in un abito la  mia emozione e  gratidudine ...
                                            Continua....



giovedì 8 settembre 2011

XIII Mostra del Ricamo e del Tessuto - Valtopina


Anche quest’anno si è conclusa la Mostra del Ricamo e del Tessuto svoltasi a Valtopina (PG)
e arrivata alla sua 13° edizione.( qui)


 Il gran caldo e qualche piccolo problema organizzativo non hanno impedito l’apprezzabile svolgersi della manifestazione gestita, bisogna ricordarlo, unicamente da persone volenterose e che si impegnano e sperano di operare nel migliore dei modi. A giudicare dai commenti dei visitatori, si può affermare, senza ombra di dubbio, che i lavori delle tante scuole e gruppi presenti nel Palazzo dello Sport siano stati molto apprezzati.



Nel mio album Picasa  ( qui ) ho cercato di creare un approfondito reportage inserendo foto dei vari settori presenti sia espositivi che commerciali e alcune foto del defilè di abiti d’epoca.


Ringrazio Ildico Nagy che ha scattato per me alcune foto e che ha gentilmente accompagnato Tibor Kovacs ( qui  ) facendogli da interprete e ringrazio la mia giovane amica Barbara Girardi ( qui )con la quale ho piacevolmente condiviso la sede espositiva nelle decentrate stanze della Canonica.

Per quanto riguarda le mostre ospitate nel centro della cittadina presso il Centro giovani, la Canonica e il Museo mi riservo di dedicare un più approfondito post.